CAMBIAMO CAMICIA torna a Roma. https://associazionemasc.it/cambiamo-camicia/
Dopo il debutto nel carcere di Rebibbia per i detenuti della sezione maschile, fa tappa nei teatri della capitale.
Lo spettacolo teatrale contro disparità e violenza di genere ha concluso due date capitoline, partecipate e commosse.
L’11 Marzo l’associazione Cometa Off ha accolto nel suo spazio le protagoniste di CAMBIAMO CAMICIA e una platea gremita di spettatori disposti a lasciarsi accompagnare in un mondo tutto al femminile. Disposti ad ascoltare voci di donne diverse e lontane solo in apparenza. https://www.cometaoff.it/
Perché le persone che continuano a vedere calpestati i propri diritti sono più vicine di quanto pensiamo. Sono spesso madri, mogli, lavoratrici e non, compagne, figlie, donne della porta accanto, che ancora oggi devono lottare per rivendicare il loro diritto di essere ciò che sono.
CAMBIAMO CAMICIA ha dimostrato ancora una volta di avere la capacità di coinvolgere tutti: donne e uomini, giovani e meno giovani.
La conferma è arrivata il giorno dopo.
Il matinée al Teatro Aurelio ha visto partecipare attivamente più di 200 studenti. http://www.teatroaurelio.it/
L’attenzione, la commozione, il dialogo post spettacolo denotano una generazione che se interpellata , se resa partecipe, ha tanto da dire, da aggiungere e da vivere.
Proprio il teatro, troppo spesso sottovalutato, potrebbe essere un valido mezzo per dare loro voce e sostegno.
Chi fa parte della famiglia di M.A.S.C. e partecipa al viaggio di CAMBIAMO CAMICIAnon può che essere soddisfatto, contento, di un lavoro che parte da lontano.
Un lavoro che parte da collaborazioni importanti con chi ha le mani in pasta. Con chi ogni giorno lotta per le donne con le donne. Con chi crede che un mondo fatto di libertà, di sguardi diversi, possa esistere realmente.
E’ stato bello dopo la messa in scena ascoltare uomini parlare di pugni allo stomaco e di consapevolezze, perché siamo certi che l’unica strada possibile per uscire dalla gabbia del possesso sia quella che percorriamo insieme, uomini e donne.
Un’occasione quella delle date romane, che speriamo sia solo una delle tante. Perché crediamo di poter parlare ancora e sempre più spesso di ciò che ci interessa.
Di ciò che ci libera tutti.
Aderendo alla prima vocazione del teatro, cioè rispondere alle esigenze culturali del tempo che attraversa, CAMBIAMO CAMICIA delinea chiaramente, ancora una volta, la caratteristiche di M.A.S.C..
M.A.S.C. parla di diritti e di libertà, di potenziale e di volontà, ma anche di doveri e responsabilità.
M.A.S.C. questa responsabilità la sente sulle proprie spalle e decide di farsene carico ogni giorno.
Come sempre, l’arte è il suo mezzo. La sua mèta è il cuore dell’uomo.