GREEN

M.A.S.C. ha deciso di sperimentarsi, di intraprendere nuovi percorsi e di farlo Green.

Perché?

Intraprendere percorsi nuovi è essenziale, per sentirsi in forma, per non annoiarsi, per migliorare e perché altrimenti anche il mestiere più bello del mondo potrebbe trasformarsi in una noia mortale.

Se poi si iniziano nuove cose e lo si fa Green è ancora meglio.

È ancora troppo presto per svelarvi i progetti e i programmi futuri di M.A.S.C. e lo faremo più avanti.https://associazionemasc.it/

Cos’è piuttosto questo “essere Green” che troviamo scritto ovunque e sembra essere diventato di tendenza?

Prima di tutto, magari andasse davvero di moda! Vivremmo sicuramente in un mondo migliore.

Secondo, non è che la giovane e intraprendente Greta abbia detto cose proprio nuovissime.

Di certo ha smosso le coscienze grazie al suo parlar chiaro (forse è per questo che sta antipatica a tanti) e per la caparbietà dimostrata già in tenera età.

Essere Green è essere ecologici in tutto.

Accorgersi di quanto ogni gesto quotidiano possa impattare sull’ambiente.

E i richiami da parte di scienziati, ecologisti e studiosi di fenomeni ambientali non sono così recenti.

Qualcuno elargisce soluzioni Green quotidiane già da diverso tempo.

In più le possibilità di essere green sono infinite e le azioni da compiere sono abbordabilissime.

Insomma non abbiamo scuse.

Ora pensate alla cosa più lontana che possa venirvi in mente, da fare ecologicamente.

Per esempio il cinema.

Difficilmente ci pensiamo ma quando si produce un film un’intera comunità si muove, mangia, consuma, sporca e rischia (lo fa) di sprecare risorse.

Perché nei tempi di produzione di un film nasce una piccola città che ha esigenze e consumi come tutte le altre città.

Basti pensare che una produzione cinematografica italiana in circa due mesi di riprese produce in media più di 19 tonnellate di CO2.

Fortunatamente però anche un film può essere prodotto in modalità sostenibile.

Nel 2011 (sono passati già otto anni!) è nato “Edison Green Movie”.

Il primo protocollo europeo per il cinema ecosostenibile.

È un vero e proprio libretto di istruzioni per l’uso dove si possono trovare consigli e soluzioni per ottimizzare i consumi energetici e quelli materiali, migliorare l’organizzazione e garantire risparmi economici importanti.

Il cinema è uno strumento di diffusione culturale potente e potrebbe davvero essere il punto di partenza per un cambiamento significativo.

“Se mi dici una cosa posso dimenticarla. Se me la mostri anche, può darsi che me la ricordi. Ma se mi coinvolgi capirò senz’altro.”

Come già detto, il protocollo è datato 2011, ma le produzioni cinematografiche che hanno realmente aderito all’iniziativa non sono molte.

Forse anche perché servirebbero figure specifiche in grado di pianificare e organizzare la produzione Green.

Servirebbe un Green Project Manager.

Quest’anno per la prima volta una regione italiana si è accorta che il primo passo verso il cambiamento è la formazione.

E’ la Regione Emilia Romagna a finanziare il primo corso di Alta Formazione per questa nuova figura professionale.

Un corso promosso da Officine GM, Com2 e Ethnos Film. https://www.officinegm.com/green-movies/

Questo green non farà ancora tendenza. Certo è che salvaguarda l’ambiente e crea posti di lavoro.

Essere Green è pensare seriamente al futuro.

Il futuro è Green.

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